Dispositivo elettromeccanico per l'individuazione delle coordinate dei fori di bloccaggio
nei chiodi endomidollari del femore

brevetto
Disegno chiodi endomidollari del femore
Dispositivo elettromeccanico per l'individuazione delle coordinate dei fori di bloccaggio nei chiodi endomidollari del femore​

ABSTRACT


Trattasi di un sistema automatico per l’individuazione dei fori di fissaggio nell’inchiodamento endomidollare bloccato per femore e tibia costituito da un apparato strumentale guidato da elettronica digitale e composto da più elementi. Lo scopo del sistema oggetto del presente brevetto è quello di eliminare completamente, nella fase operatoria,  l’uso di radiazioni ionizzanti e rendere più sicuro e rapido il bloccaggio del chiodo endomidollare all’osso. I componenti del sistema sono costituiti da un gruppo sonda/encoder + lvdt, da un PLC di acquisizione ed elaborazione dati e da una unità di puntamento a 4 assi di cui 2 di traslazione e 2 di rotazione. Il terminale dell’apparato strumentale può essere manovrato manualmente oppure motorizzato tale da portarsi automaticamente nelle coordinate determinate dai dati provenienti dai trasduttori differenziali lineari e dall’encoder. Allo stato attuale, nel campo specifico dell’inchiodamento endomidollare, la tecnica ormai in uso comune vede l’impiego di uno strumentario che agganciandosi alla testa del chiodo, già inserito nel femore, e con l’impiego di radiografie (in media 4/6 per intervento) guida l’operatore all’innesto della vite distale per l’accoppiamento osso/chiodo. Questa metodologia che funziona bene per il bloccaggio dei fori prossimali non ha il medesimo comportamento per il bloccaggio dei fori distali in quanto la parte terminale del chiodo nel percorso di inserimento all’interno del canale femorale si deforma e con essa anche la sua geometria. A questa particolarità si supplisce, come su accennato, con l’impiego di amplificatori di brillanza che hanno l’unico scopo di guidare la collimazione tra la punta del trapano per la foratura dell’osso e il chiodo. Questa tecnica però comporta una tempistica di intervento lunga, una imprecisione nel fissaggio della vite tra osso e chiodo, ma soprattutto comporta notevoli rischi per il gruppo operatorio a seguito dell’esposizione continua alle radiazioni ionizzanti.


DESCRIZIONE SINTETICA DEL SISTEMA


Il dispositivo si compone di cinque elementi e precisamente:
  • Sonda
  • Gruppo di misura per deformazioni lineari e rotazioni con interfaccia a PLC di acquisizione ed elaborazione dei segnali
  • Staffa per accoppiamento console/gruppo di misura
  • Console
  • Sistema di puntamento


STATO DELL’ARTE NELLA TECNICA IN USO PER L’INCHIODAMENTO ENDOMIDOLLARE BLOCCATO


La tecnica in uso prevede due tipi di procedure. Una procedura prevede l’inserimento del chiodo dalla parte del ginocchio e prende il nome di tecnica retrograda, l’altra, opposta alla prima e denominata anterograda, prevede l’inserimento dalla parte dell’anca. L’inchiodamento femorale anterogrado è la tecnica più in uso e la procedura attuale di inserimento della protesi prevede il bloccaggio chiodo/osso tramite due punti che sono definiti come prossimale – vicino alla testa del chiodo dalla parte dell’anca –  e distale – nella parte terminale del chiodo verso il ginocchio. Tutti i sistemi attuali in uso per l’inchiodamento femorale prevedono l’impiego di  dispositivi di bloccaggio guidato tramite una dima di centraggio che permette l’allineamento con l’asse del foro del chiodo.

Di seguito un articolo del 2006 tratto dal

Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia :